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Intelligo ut credam

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2009 15:32
OFFLINE
Post: 312
Città: NAPOLI
Età: 42
Sesso: Maschile
17/10/2008 11:19

qual è il corretto significato di questa esclamazione?
Su Wikipedia ho trovato qst spiegazione:

L'espressione latina "credo ut intelligam" significa letteralmente "credo, per capire". È stata introdotta da Sant'Agostino insieme alla speculare "Intelligo, ut credam" (Capisco, per credere) per risolvere il problema della non-conoscibilità del Dio trascendente dei cristiani.
Nel tardo periodo romano, venivano rivolte ai cristiani molte critiche: una di queste era di pregare un Dio non conoscibile dalla mente umana (in particolare a causa del dogma della Trinità); la soluzione offerta da Sant'Agostino a questo dilemma è: credo -e prego- per capire l'ineffabile mistero di Dio (Credo ut intellegam); e, avendo alfine compreso Dio, posso a maggior ragione credere (Intelligo ut credam).

Esistono anche le varianti: "credo ut intellegam" e "intellego ut credam"

Sapete dirmi qualcos'altro in merito?
e soprattutto: è questo il senso con cui pronunciamo questa affermazione all'inizio delle riunioni?
OFFLINE
Post: 952
Sesso: Maschile
17/10/2008 17:35

Salve Antonio.

Mi fa molto piacere che hai inserito questo post, che è e dovrebbe essere la colonna vertebrale della nostra filosofia.

Proprio ieri, in separata sede, si parlava con il buon Valerio di Sant'Agostino e della frase famosa a lui attribuita. Quello che hai scritto è corretto ma vorrei maggiormente espandere il pensiero.

Personalmente ho preferito cogliere la seconda parte della frase appunto Intelligo Ut credam in quanto sono fermamente convinto che oggi in particolare, noi cristiani, non necessitiamo piu' di "segnali" divini per poter credere.

Una volta ci si aggrappava ai dogmi ed ai miracoli che servivano maggiormente a rafforzare la fede nel "popolo". Oggi siamo tutti cresciuti e certi "segnali" vengono guardati con sospetto anche dai piu' bigotti cattolici. Ritengo quindi che per essere maggiormente convinti di seguire un "percorso" confessionale, l'unico modo per conseguire ciò, è conoscere.

Conoscere non solo la propria fede, la Sua origine e la sua evoluzione, ma soprattutto raffrontarla alle altre prendendo sempre piu' consapevolezza che nessuna sovrasta le altre.

Intelligo Ut credam dunque viene intesa come " raggiungo la conoscenza per poter avere veramente fede".

Questo è il mio pensiero. A tal proposito ripromuovo il mio scritto che se Dio vorrà prenderà luce a breve




http://www.aquilabianca.org
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OFFLINE
Post: 122
Città: NAPOLI
Età: 37
Sesso: Maschile
19/04/2009 15:32

Argomento molto interessate, da discuterci sopra magari come recenzione augurale del libro in uscita!!! C'è da capir molte cose, so che ci son persone che appoggiano una e non l'altra frase, altre che le appoggiano entrambe e chi non ne appoggia nessuna, molto ruota intorno queste parole e a mio avviso è un argomentazione come detto su molto molto interessante.
Saluti
Alex
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"Un Cavaliere è devoto al valore,
il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi,
la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità,
la sua ira si abbatte sui malvagi."
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