00 29/11/2008 22:40
LAGOS - I ritardi nell'annuncio dei risultati di una elezione locale hanno provocato durissimi scontri tra cristiani e musulmani nella città di Jos, nella Nigeria centrale. Pesantissimo il bilancio finale: un giornalista presente sul posto ha contato 381 cadaveri ammmassati in una moschea, mentre secondo l'imam Khaled Abubakar i corpi sono 400. "Le famiglie - ha aggiunto - stanno arrivando per identificare le salme, mentre quelle che non sarà possibile identificare saranno seppellite nella moschea".

La violenza sarebbe scoppiata a causa delle elezioni che si sono tenute giovedì, per la prima volta dopo 10 anni. "Sono stato alla moschea centrale questo pomeriggio e ho contato almeno 378 morti, ma proprio mentre stavo andando via ne hanno portati altri tre", ha detto Aminu Manu, corrispondente di Radio France Internationale a Jos.

Anche Yakuba Pam, che rappresenta la comunità cristiana della città, ha fornito cifre molto preoccupanti. "Centinaia di persone sono state uccise negli ultimi due giorni... Corpi calcificati giacciono ancora per le strade. E' terribile", ha detto.

La Croce Rossa ha fornito invece un bilancio provvisorio legato esclusivamente al numero di cadaveri trasportati nella moschea, sostenendo che sono 218 e che quindi il numero complessivo di vittime è presumibilmente molto più alto. "Più di 10mila persone - ha precisato il rappresentante locale, Dan Tom - hanno dovuto lasciare le loro case e hanno cercato rifugio in chiese, moschee e caserme".

Tutto è cominciato quando si sono diffuse voci secondo le quali un candidato del Partito di tutti i nigeriani aveva perso nella gara col candidato del Partito democratico del popolo. Essendo la prima una formazione tradizionalmente musulmana e la seconda soprattutto cristiana, gli scontri hanno subito assunto il carattere di attacchi tra fazioni di diversa religione. Per mantenere l'ordine a Jos sono stati inviati rinforzi dell'esercito.

Ci sono stati disordini, atti di vandalismo, saccheggi. Alcuni luoghi di culto, appartenenti sia a cristiani sia a musulmani, sono stati dati alle fiamme. L'intervento di esercito e polizia è stato violento. Molti affermano di essere stati feriti dai colpi sparati dalla polizia.


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