Spazio tra la punta dell’arma usata per effettuare un attacco e la parte del bersaglio oggetto dell’attacco stesso.
Anche se questo conceto, come il precedente, non viene definito da nessuno degli antichi autori, riteniamo che il concetto di misura fosse noto fin dai tempi più remoti, come testimoniano i versi del Flos Duellatorum riportati qui sopra (alla voce distanza).
Qui la difesa si ottiene cambiando la distanza, ma si può insieme colpire perché la misura (vedi) di chi tira alla testa(il difensore) è inferiore a quella di chi tira alla gamba (l’attaccante), quindi ad una distanza sufficiente perché l’attaccante non colpisca il difensore può andare a segno.
Oltre a questo, si noti come viene segnalato che la misura per colpire le mani dell’attaccante è ancora più corta di quella per colpire la testa, il che non solo rende il colpo più veloce, ma fornisce anche maggior sicurezza di colpire se il difensore è arretrato molto per paura di essere colpito alla gamba.
Si noti infine come venga utilizzato già da Maestro Fiore il termine tecnico esatto di “misura”.
fonte:
www.scrimipedia.it/mediawiki/index.php/Misura
http://www.aquilabianca.org
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