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Hugo de Payens.... italiano?

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2009 06:24
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Post: 16
Città: RIPOSTO
Età: 36
Sesso: Maschile
02/02/2009 15:47

Salve a tutti.

L'argomento è dilagante, e purtroppo trattato nella maggior parte delle volte in maniera abbastanza pedestre. Oltre che sul documento del XVII secolo che, come già spiegato, non può essere adatto a supportare una tesi per l'impossibilità di essere provato come autentico, mi vorrei soffermare sul ragionamento "logico" che Roberto ha suggerito, per capire come mai Hugone avrebbe dovuto cercare cavalieri in Francia pur essendo italiano.

Mi è stata data risposta in altra sede che la Francia era, all'epoca, una realtà potentissima, e per questo motivo il nostro Hugone de Pagani preferì la terra gallica a quella italica per il reclutamento cavalieri e adepti. Ma, mi chiedo, l'Italia dell'epoca era davvero da scartare?

Contemporaneamente ai primi fenomeni crociati, gli Altavilla davano gli ultimi colpi ai baluardi bizantini (Bari) e arabi in Sicilia (Taormina e Palermo) in quello che sarebbe divenuto il loro regno, configuratosi già da subito come potente e florido. Grazie all'abilissima politica matrimoniale dei normanni, il Regno di Sicilia si era assicurato la parentela con la casata degli Aleramici piemontesi (Adelaide Aleramici terza moglie di Ruggero Gran Conte) e con numerose famiglie in vista dell'Europa del tardo XI secolo. La ferocia e la validità in battaglia di questi avventurieri era nota; proprio la famiglia degli Altavilla diede all'esercito crociato dei "baroni" due tra i più valenti e sanguinosi condottieri che l'oriente islamico ricordi, Boemondo d'Altavilla (divenuto Boemondo d'Antiochia) e Tancredi d'Altavilla, che ereditò il principato conquistato dallo zio Boemondo.
La fama del guerriero sarebbe stata tanto forte da renderlo protagonista della Gerusalemme Liberata di Tasso.

Ma d'altra parte pensare che un cavaliere normanno avesse mai avuto intenzione di intraprendere una carriera come quella Templare risulta di ostica credibilità: la dinastia normanna di Sicilia era reduce da un colpo strategico eccellente, dato che la Sicilia e l'Italia del Sud erano terre fertili e ricchissime; i guerrieri normanni avevano maturato, sin dalle loro origini da "vichinghi" un animo da conquistatori, da avventurieri alla ricerca di grandi ricchezze, e fu proprio quello che trovarono in Terrasanta. Prima che la dinastia normanna passasse agli standard di "reggenza illuminata e pacifica", tipica di sovrani quali Ruggero II e Guglielmo II il Buono ci sarebbero voluti anni, ed ancora lo spirito bellicoso di questo popolo non si era per nulla spento. Non è dunque un passaggio propriamente logico che un guerriero, galvanizzato dal "colpo di fortuna" avuto in Italia quanto in Terrasanta nella conquista di terre opulente e fruttuose, abbia preferito rinunciare a questo "ben di Dio" (perdonate l'espressione logora) per intraprendere un cammino di povertà e sacrificio quale era il cammino Templare. Ciò non esclude la possibilità che un SINGOLO CAVALIERE avesse potuto proporre tali spunti, ma rimane un'ipotesi messa fortemente in forse dalle argomentazioni che ho presentato, e comunque non comprovata da documenti o manoscritti che dimostrassero alcunché su tale possibilità.

Altresì è vero che il popolo Normanno di Sicilia aveva maturato una fede religiosa forte, già dallo scontro con Enrico IV a difesa del pontefice Gregorio VII in piena lotta per le investiture, con la conseguente "prigionia dorata" del Pontefice a Salerno fino alla sua morte. Grazie all'Apostolica Legatia il Re di Sicilia, ed in particolare Ruggero Gran Conte, messo alle strette Urbano II, aveva acquisito un potere pari al Legato Pontificio e massima autorità religiosa nel Regno dopo il Papa stesso; poteva nominare o revocare vescovi, e presiedere alle investiture.

In epilogo a questo lungo intervento, considero che, se davvero il fondatore dell'Ordine fu un Hugone de Pagani di origine italiana, proprio nel Sud dell'Italia avrebbe trovato il miglior luogo dove reclutare guerrieri forti e coraggiosi, governato da un sovrano la cui carica spirituale "acquisita" poteva fungere da efficiente tramite con il Pontefice stesso.

Ma ciò non accadde, ed il nostro bravo fondatore preferì cercare cavalieri in Francia, e mi riallaccio qui alla precedente risposta che mi è stata data in altra sede, secondo cui la Francia era una realtà potentissima e dunque miglior campo di ricerca di guerrieri. Come ho cercato di dimostrare, lo era anche l'Italia del Sud da cui dovrebbe avere i natali Hugone, e non v'è giustificazione sul perché il nato regno Normanno avrebbe dovuto esser stato snobbato nel "reclutamento possibili templari".
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