| | | OFFLINE | | Post: 573 | Città: NAPOLI | Età: 40 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 00:27 | |
Nella riunione del 5 settembre Roberto ha parlato del periodo Angioino e dei templari a Napoli che ebbero vita difficile perchè vennero duramente inquisiti come eretici, secondo questa logica Antonella giustamente ha fatto una proposta: se Valerio fa il nostro inquisitore francese ed Alex fa sempre il templare come da foto, alla prossima rievocazione sappiamo adesso a chi fare il processo, giusto?
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| | | OFFLINE | Post: 952 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 08:05 | |
Dimentichi un particolare.
Noi facciamo come periodo storico dal 1380 al 1430 circa. Non sono contemplati Templari nel nostro organico dunque, visto che l'Ordine è stato sospeso/soppresso nel 1312.
Si può tuttavia, ai fini rievocativi, ricostruire ciò che successe, ralizzando una compagnie di Templari, inquisitori e Angioini.
Saluti
Roberto
http://www.aquilabianca.org
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| | | OFFLINE | | Post: 573 | Città: NAPOLI | Età: 40 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 10:49 | |
Roberto ma con quali accuse a Napoli li riuscirono ad accusare? Quali strumenti di tortura preferivano a Napoli? Sarebbe divertente in caso di rievocazione creare un processo simile. |
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| | | OFFLINE | Post: 952 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 11:00 | |
Non ho documentazioni in merito, so solo che i D'Angiò essendo francesi, appoggiarono attivamente Filippo IV il Bello, nel requisire i beni templari nel Regno di Napoli.
Le accuse erano quelle formulate in tutta europa: eresia, blasfemia etc etc...
La tortura era tuttavia accettata come strumento "ogettivo" di confessione in tutta europa. Sulle modalità, abbiamo alcune descrizioni nel Processo di Cipro. Non credo che esistano specifiche descrittive nel regno di Napoli.
In ogni caso, se l'argomento interessa, approfondirò.
Roberto [Modificato da Ashmadaeva 09/09/2008 11:00]
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| | | OFFLINE | Post: 952 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 11:03 | |
Pur tuttavia, prima delle accuse gli angioini proteggevano i Templari
Ad Alberona i Templari possedevano la chiesa di Santa Maria di Bulgano, o Vulgano che fu loro donata da Corrado, conte del Molise.
La chiesa nella prima metà del XIII secolo fu espropriata di una domus e di una terra il cui reddito annuo era di otto salme di grano. La situazione cambiò decisamente con l’avvento degli Angioini e verso la fine del XIII sembra che l’intera Alberona fu infeudata all’Ordine Cavalleresco. Abbiamo notizia di parecchi interventi di Carlo II d’Angiò a favore dei Templari di Alberona. L’8 settembre 1296 il sovrano angioino ordinava ad Adblassis de Luceria Sarracenorum (probabilmente un saraceno stando al nome) di restituire ai Templari di Alberona i porci e il pollame che aveva loro sottratto illecitamente. Con una lettera del 14 maggio 1297 indirizzata al Giustiziere di Capitanata, Carlo II d'Angiò ordinava che il Magister ed i frati templari della domus di Barletta non fossero molestati per il servizio militare nei feudi di Bersentino, Alberona e Lama. Il 19 luglio 1297 Carlo II d'Angiò scriveva a Baldovino Tristaino, Capitano di Lucera, affinché il Magister e i frati templari di Barletta, possedendo il casale di Alberona, potessero continuare a far pascere i loro armenti nel tenimento di Tora. Un intervento analogo del re, sempre presso il Capitano di Lucera, ebbe luogo nel luglio dell’anno successivo per il riconoscimento di un diritto di pastura. I Templari restarono in questo paese sino al 1307. Con l’abolizione dell’Ordine Templare Carlo II d’Angiò la assegno agli Ospitalieri e a questi, divenuti nel frattempo Cavalieri di Malta, restò sino al 1809. Da una lettera datata 25 gennaio 1313 scritta da Roberto d'Angiò, per parte dei cavalieri dell'Ospedale di San Giovanni, a Bartolomeo di Capua e Giovanni Pipino di Barletta, sappiamo che la precettoria di Alberona, posseduta dai Templari sino alla data della loro prigionia, comprendeva anche il casale di Serritella, del quale si era impadronito arbitrariamente Bartolomeo Siginolfo, feudatario di Pietra Montecorvino, in occasione dell'arresto dei Templari.
www.alberona.org/modules.php?name=News&file=article&sid=36
http://www.aquilabianca.org
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| | | OFFLINE | Post: 952 | Sesso: Maschile | |
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09/09/2008 11:07 | |
Cicciano: Parrocchia di S.Pietro Apostolo.
Alla soppressione dei Templari passò all'Ordine degli Ospitalieri che già vi amministravano l'Ospizio di San Giovanni per accogliere i pellegrini in transito. Di rilevante importanza l'acquasantiera e il bassorilievo ad essa collegato, ed un affresco che rivela il livello originario della chiesa.
http://www.aquilabianca.org
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| | | OFFLINE | Post: 11 | Età: 52 | Sesso: Maschile | |
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10/09/2008 19:13 | |
A cicciano fanno una rievocazione del XV secolo peraltro.
Per quanto riguarda la tortura, secondo recentissimi studi di alcuni storici, non era utilizzata come dicono nei film e nei romanzi. Certo, esisteva - come è sempre stato ed è tutt'ora. Però a quanto pare non veniva usata se non in casi estremamente infrequenti; questo perchè era, come dire... poco conveniente in termini di utilità e tempo. ----------------------------------------
Ulfgarðr Varðarson Nordenvakt "Svartormr"
Reggente di Danimarca, Jarl di Jutland, Conte di Sigtuna
Comandante e Capitano della Sacra Guardia
This war, it still goes on, and forever and ever I will return. |
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| | | OFFLINE | Post: 33 | Città: AGROPOLI | Età: 39 | Sesso: Femminile | |
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10/09/2008 20:13 | |
Si, infatti la tortura era soggetta a molti vincoli. Esistevano dei veri e propri trattati con le precise regole da seguire. Anzitutto prima di ricorrere alla tortura l'inquisitore doveva chiedere l'approvazione del vescovo e la confessione estorta con la tortura o alla vista degli strumenti di tortura non aveva alcun valore nel processo, ma doveva essere ripetuta spontaneamente. Non c'era quindi un utilizzo illimitato di essa, ma questa idea deriva dalla demonizzazione che è stata fatta del medioevo quale "periodo buio".
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